UX/UI

Gli utenti dell’app: come creare uno User Profile

| 18 Ottobre 2016 | Andrea Maioli
tobuy Instant Developer

Nelle scorse settimane ho provato ad evidenziare le sfide che la progettazione di un’app pone, soprattutto a chi di noi ha già sviluppato tanto software gestionale. Per partire nel modo giusto ci possiamo aiutare scrivendo alcuni particolari documenti preliminari al mockup.

In questo articolo mostrerò un esempio pratico del primo di questi documenti, lo User Profile, che racconta le caratteristiche degli utenti dell’applicazione, le loro problematiche (pain) e come l’app potrebbe aiutare a superarle (gain).

Siccome mi piace parlare concretamente, ho pensato ad un problema di vita quotidiana comune a molte persone, e ho provato a capire se posso risolverlo sviluppando un’app. Il risultato è ToBuy, la migliore app per la spesa della famiglia.

Questi sono i casi migliori, perché descrivere le caratteristiche dell’utente tipo dell’app è facile: basta pensare alla propria esperienza. In altri casi occorre un lavoro di immedesimazione più complesso che richiede una fase di ricerca e di conoscenza diretta delle categorie di utenti che ci interessano. Solo così potremo infatti capire chi sono e cosa effettivamente vogliono i futuri utenti (le persona a cui ho accennato nell’articolo precedente di questa serie).

Ma torniamo al problema della spesa. Non tutte le spese sono uguali; in questo caso la soluzione è particolarmente orientata a chi deve fare una spesa per la famiglia. Che caratteristiche quindi ha l’utente tipo e come si svolge il processo?

  1. Uomo o donna in età lavorativa, con partner e figli conviventi, solitamente va a fare la spesa per tutta la famiglia nello stesso supermercato nel fine settimana. Ha quindi una lista di articoli da comprare corposa (40-50 righe) di tante categorie merceologiche diverse.
  2. La redazione della lista avviene su un foglietto di carta prima di andare a fare la spesa, a partire da un elenco su carta di circa 100 articoli comprati di frequente. La redazione della lista avviene in modo lento e piuttosto disordinato quindi non è facile tenere conto dell’ordine di presentazione della merce nel supermercato.
  3. Durante la spesa l’utente fa fatica a sapere cosa comprare in ogni scaffale, deve continuamente consultare la lista per vedere cosa è rimasto. Siccome è scritta su un foglietto l’utente non riesce nemmeno a spuntare la lista e quindi è difficile sapere se ha già comprato tutto.
  4. L’utente non fa la spesa solo per sé, quindi è possibile che la lista venga modificata direttamente durante la spesa, di solito tramite messaggi sul cellulare, e non è detto che essi vengano notati. L’utente poi non modifica la lista su carta, quindi si deve ricordare di unire alla lista ciò che è stato richiesto tramite messaggio.
  5. Se durante la settimana si notano articoli in esaurimento l’utente e i suoi familiari devono trovare un modo comune per registrarloe poi ricordarsene mentre si fa la redazione della lista.
  6. Per alcuni tipi di articoli, come ad esempio i detersivi, è difficile trovare quello richiesto. Se si potesse avere una fotografia del prodotto sarebbe certamente di aiuto.
  7. Può capitare di fare la spesa con altri componenti della famiglia. In questo caso è molto difficile procedere in parallelo perché non si sa chi ha comprato cosa.

Se avete seguito la lettura di questo elenco, adesso è più facile immaginare un’app che ottimizza questo specifico processo. In alternativa, l’analisi dell’app sarebbe stata generica e magari non adatta a nessun tipo concreto di spesa.

E questo può capitare spesso: se andate negli app store e scaricate le app per la lista della spesa vedrete che nessuna è in grado di rendere davvero efficiente chi va nei supermercati nel modo che ho descritto sopra. Ed è per questo che ho dovuto sviluppare ToBuy!

La prossima settimana continuerò con un esempio del secondo documento preliminare: le User Stories. Se nel frattempo qualcuno di vuoi vuole provare a scrivere uno User Profile e farmelo leggere, ne sarei felice.

Andrea Maioli
CEO & Co-Founder
Mi occupo di Instant Developer, dalla mattina presto a notte inoltrata. Mi interesso di ingegneria del software, di natural language processing e di tutti i modi per sfruttare al meglio le nuove tecnologie.

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