Emerging technology

Non solo smartwatch: il boom dei dispositivi indossabili raggiunge quota 52 miliardi di dollari

| 2 Settembre 2020 | Valentina Baldon
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La crescita dei dispositivi wearable è un fatto ormai innegabile nel mercato odierno. Nell’ultimo trimestre del 2019, le vendite di questi device sono raddoppiate raggiungendo quota 52 miliardi di dollari e si stima che entro il 2025 vi sarà un ulteriore incremento, arrivando a circa 70 miliardi di dollari.

Nel complesso, secondo l’analisi effettuata dall’International Data Corporation, in questo ultimo anno sono stati venduti 84,5 milioni di dispositivi wearable.

Questo sviluppo è stato alimentato da diversi fattori, tra cui l’esigenza da parte dei consumatori di avere una connessione costante e una maggiore accessibilità grazie alle nuove tecnologie come l’IoT e i dispositivi correlati. 

A fare da traino in questo settore troviamo sicuramente gli auricolari senza fili con 40,7 milioni di unità commercializzate. Non sono gli unici però, infatti anche bracciali e smartwatch stanno avendo il loro discreto successo contribuendo comunque alla crescita esponenziale dell’intero mercato.

Bracciali e smartwatch: i potenziali sviluppi per il prossimo futuro

Come dicevamo poco sopra, il mercato complessivo dei dispositivi wearable si suddivide in auricolari senza fili, smartwatch, bracciali, occhiali e molto altro. Nonostante siano le vendite degli auricolari a generare la maggior parte dei profitti, è previsto un forte incremento anche per quanto riguarda la commercializzazione degli smartwatch.

Gran parte di questa previsione è attribuita prevalentemente al rapido aggiornamento tecnologico di tali dispositivi da parte dei principali player di mercato, ma anche alla crescente consapevolezza dei consumatori in merito alla propria forma fisica e alla propria salute personale, portando ad un aumento della domanda di device wireless per il monitoraggio delle stesse.

Sulla base del settore di utilizzo, quindi, si stima che l’ambito sanitario gestirà un’importante quota del mercato complessivo dei dispositivi wearable. Ad oggi, la maggior parte dei bracciali e degli smartwatch è utilizzata solo ai fini del fitness tracking, ma l’evoluzione tecnologica potrebbe portare degli interessanti sviluppi proprio nel settore medicale. Di fatto, gli stessi potrebbero essere utilizzati per l’acquisizione di dati fisiologici e comportamentali al fine di ipotizzare una eventuale diagnosi e contribuire al trattamento e alla gestione anche di malattie croniche.

Con l’aumento della disponibilità e dell’adozione di dispositivi così avanzati per il monitoraggio della salute e dell’attività fisica degli individui, l’industria sanitaria potrebbe alimentare ulteriormente la crescita di questo mercato, portando ad un livello ancora più smart la cura dei pazienti in tutto il mondo.

Non solo sanità: come potrebbero cambiare le aziende

Il settore sanitario potrebbe non essere l’unico toccato dall’evoluzione delle vendite dei dispositivi wearable. Nella realtà, i wearable device potrebbero modificare le aziende dall’interno, soprattutto ora che lo smart working si è ben radicato nel nostro Paese, a causa delle conseguenze della pandemia da COVID-19 di questi ultimi mesi. 

Uno dei principali vantaggi dell’adozione di dispositivi indossabili da parte delle imprese è sicuramente l’aumento della produttività dei dipendenti e dei collaboratori. Anche se destinati prettamente al fitness o all’intrattenimento, i dispositivi wearable nelle aziende possono portare alla rappresentazione di diversi scenari e contribuire ad un miglioramento delle prestazioni lavorative non solo interne ma anche esterne. 

Connessione costante

Molte persone utilizzano i propri smartwatch personali per essere sempre connessi, leggere e-mail o messaggi, anche durante le più svariate attività sportive e non solo. In ambito aziendale, dotare i dipendenti e i collaboratori di tali dispositivi potrebbe consentire loro di restare sempre aggiornati, ovunque si trovino, ed aiutarli a definire le diverse priorità tra le attività e i task di loro competenza.

Accesso facilitato

I bracciali, gli smartwatch e altre tipologie di dispositivi wearable permettono agli utenti un accesso immediato a tutte le risorse aziendali.

Essendo always-on, possono essere facilmente paragonati ad una sorta di chiave capace di aprire qualsiasi porta. Quindi, una volta collegati a tutte le risorse aziendali sarà semplice sbloccare le varie funzionalità e magari, in un futuro non troppo lontano, potranno essere utilizzati come badge elettronici per il monitoraggio delle entrate e delle uscite dal luogo di lavoro.

Formazione rapida

Un altro sviluppo interessante potrebbe riguardare i visori per la Realtà Aumentata, i quali permettono di sovrapporre diagrammi o funzioni agli oggetti presenti nel mondo reale. In ottica di formazione dei nuovi dipendenti e / o dei collaboratori, ma anche per gli istituti specializzati in training, questa potrebbe essere un’ottima occasione per spiegare in maniera semplificata anche le attività più complesse.

Gli stessi visori potrebbero essere integrati ad auricolari wireless, al fine di migliorare e facilitare la condivisione di presentazioni con i colleghi di lavoro e i propri superiori.

Da ipotesi a realtà: la diffusione del 5G

Quelle viste fino ad ora sono delle ipotesi proposte dai ricercatori in base all’attuale andamento del mercato. Certo è che il valore dei dispositivi wearable è strettamente legato ai dati trasmessi e ricevuti.

Le reti 5G, delle quali abbiamo già parlato qui, andranno a migliorare la quantità, la qualità ed il valore di tutti i dati di questi dispositivi, trasferendoli rapidamente su cloud, dove applicazioni di machine learning potranno intraprendere automaticamente delle azioni data driven. Innovazioni importanti che cambieranno per sempre le prestazioni e confermeranno l’utilità degli applicativi indossabili anche nei luoghi di lavoro.

Dispositivi ed aziende: un’evoluzione concreta

Ad oggi, nell’Università di Sharjah si sta già sperimentando l’integrazione dei dispositivi wearable con i sistemi di gestione. Questo permette all’istituto di ricordare ai propri studenti le eventuali scadenze, comunicare possibili modifiche a luoghi ed orari di lezione e molto altro. Inoltre, la capacità di raccolta dati sulla salute e la forma fisica permette agli stessi allievi di individuare i propri momenti ottimali per lo studio.

Se la sperimentazione sta avendo successo all’interno delle mura della prestigiosa Università araba, ci sono buone probabilità che queste nuove tecnologie possano portare risultati positivi anche dentro tutte quelle che, in futuro, andranno ad implementare l’integrazione tra esseri umani e macchine. Tra oggetti intelligenti, come Smart TV o stampanti, oggetti autonomi, sensori di prossimità, assistenti virtuali e altre tecnologie, i business del futuro rivolgeranno una grande attenzione anche verso i propri dipendenti e i propri collaboratori al fine di migliorarne l’esperienza. Inoltre, quando si sperimenteranno i collegamenti dei dispositivi wearable all’interno delle imprese, connettendo gli spazi di lavoro nella loro totalità, siamo certi che emergeranno nuove applicazioni, flussi di lavoro e scenari altamente perfezionabili o ancora non ipotizzati rispetto al nostro immaginario odierno.

Certo è che tutte le informazioni gestite dai dispositivi indossabili relative alle aziende dovranno essere adeguatamente gestite e protette, al fine di prevenire potenziali perdite di dati e / o attacchi informatici. Una sfida importante, ma certo non impossibile da realizzare. Non ci resta che attendere le novità dei prossimi mesi…

Valentina Baldon
Esperta di Digital Transformation
SEO copywriter e Social media manager. Aiuto le aziende a raccontarsi sul web, con un occhio sempre attento all'algoritmo di Google.

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