Instant Developer

Come risolvere i problemi applicativi in due passi

Tempo di lettura | 6 Novembre 2012 | Giuseppe Lanzi
cropped question mark answer solution sign hand 1586349 pxhere.com scaled Instant Developer

Ho già avuto modo di dire che quando si deve risolvere un comportamento applicativo anomalo è l’approccio che conta. In quell’occasione ho parlato del metodo replicare, isolare, congelare. Oggi vorrei entrare più nel dettaglio riguardo al secondo punto: isolare, cioè separare il più possibile l’anomalia dai comportamenti normali. Questa operazione serve a identificare la causa dell’errore, ed è forse la parte più difficile del lavoro. Occorre un metodo preciso.

Vi dico questo perché ho notato che in tante richieste di assistenza questo lavoro non è stato fatto o non è stato portato a termine. Capita spesso che, una volta terminata questa piccola indagine, la soluzione venga trovata in autonomia.

Per riuscire in questo compito io seguo un metodo ben preciso che si può riassumere in due passi: dividi e scegli.

La prima cosa da fare è suddividere gli elementi in gioco in due parti ben distinte, da analizzare basandosi sull’osservazione più che sulle conoscenze già acquisite. Bisogna non dare nulla per scontato e mettere tutto in discussione. Se, ad esempio, si deve capire perché un elemento di un report non viene formattato come previsto durante la stampa, le parti in gioco potrebbero essere la query e gli eventi di formattazione.

Il secondo passo è scegliere quale dei due insiemi scartare e su quale invece deve essere continuata l’indagine. Per farlo occorre ideare un test per capire se è la query che non restituisce i dati nella forma che ci si aspetta, oppure se sono gli eventi di formattazione che non considerano correttamente un caso particolare. Il risultato di questo test ci permette di restringere il campo d’indagine. Se si è evidenziato il problema, possiamo ripetere questo metodo concentrandoci sulla sola parte che lo contiene. Se entrambe le parti non hanno dato problemi, allora dovremo riapplicare il metodo scegliendo un insieme di elementi diverso.

Può sembrare un approccio ovvio, ma spesso le contingenze portano ad affrontare i problemi senza questo rigore. E così ci si trova a guardare all’applicazione tutta insieme, cercando un’improbabile intuizione sulla natura dell’errore durante la lettura di un debug sterminato.

Se non avete un vostro metodo di ricerca dell’errore, vi consiglio di provare questo.
Per noi funziona sempre.

Giuseppe Lanzi
Technical Support Manager
Mi occupo di assistenza e consulenza tecnica, dei corsi di formazione e dei sistemi rivolti ai clienti. Amo la tecnologia e ogni tipo di nuovo gadget, mi interesso di fotografia e prendo al volo ogni occasione di scoprire un nuovo gioco.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.


Potrebbe interessarti

i-factory sviluppa l’app per la spesa in un lampo con Instant Developer

Usare uno strumento adatto alle esigenze della propria realtà aziendale e a quelle del progetto da realizzare è sempre la scelta giusta. i-factory, agenzia di...

Leggi Tutto

Pubblicare app con i Launcher di Instant Developer: il video del webinar

Vittoria Marino, Sviluppatore e Operatore Assistenza Tecnica di Instant Developer, ha presentato recentemente un webinar sulla pubblicazione di app sugli app store di Google e...

Leggi Tutto

Instant Developer Foundation 22.5 e Fluid: il futuro comincia da qui

La versione 22.5 di Instant Developer Foundation rappresenta un passo tangibile verso il futuro di Instant Developer. Il nuovo motore grafico Fluid è infatti il...

Leggi Tutto

Rimani Aggiornato

Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere aggiornamenti su novità, eventi, release, webinar e tante altre notizie sui prodotti Instant Developer.

    Presa visione dell'informativa (disponibile qui) resa da Pro Gamma SpA, acconsento al trattamento dei miei dati personali per l'invio di newsletter.*