Instant Developer

Instant Developer Cloud 20.0

| 10 Febbraio 2020 | Luca Baldini
cropped Cloud 20.0 Instant Developer

Eccoci qui, puntuali come sempre per il nostro appuntamento a cadenza semestrale: la release di Instant Developer Cloud. Quest’anno, però, la ricorrenza è particolarmente sentita: un po’ perché, con l’ingresso nel nuovo decennio, questa release prende un numero tondo che, come tutti i numeri tondi, si porta dietro un po’ di aspettative. Un po’ perché quest’anno Instant Developer Cloud compie un lustro: un traguardo che abbiamo deciso di festeggiare apportando grosse novità e molti miglioramenti (e anche, ovviamente, alcune correzioni). Vediamo insieme quali sono.

Instant Developer Cloud 20.0: le novità più importanti

Le novità più importanti sono probabilmente quelle che permettono ai clienti di utilizzare nuovi componenti e nuove funzioni di libreria. Si tratta di implementazioni frutto di numerose richieste arrivate tramite il nostro CRM direttamente da voi utilizzatori di Instant Developer. Sono funzionalità che non erano presenti nelle versioni precedenti e che aprono nuove strade e nuove possibilità di sviluppo per tutti i nostri clienti:

  • Team Works: Il modulo Team Works è utilizzato per i progetti che richiedono più di una persona per lo sviluppo. Nella versione 20.0 sono stati implementati vari miglioramenti agli algoritmi utilizzati dal modulo Team Works per renderlo ancora più sicuro e veloce. In particolare sono stati implementati miglioramenti all’algoritmo di COMMIT per renderlo più veloce e ridurre al minimo le informazioni necessarie al sistema per storicizzare le informazioni. Inoltre è stato migliorato l’algoritmo utilizzato per la visualizzazione delle differenze tra branch. Ora sono presenti due algoritmi che permettono di vedere quali modifiche verrebbero portate nel branch attivo se un altro branch venisse mergiato e quali differenze contiene un determinato branch rispetto a quello attivo.
  • Analytics: In questa versione il modulo Analytics è stato esteso e migliorato. I miglioramenti riguardano la raccolta e la visualizzazione delle eccezioni, offrendo uno strumento di analisi degli errori dell’applicazione più puntuale ed efficace. Infatti, mentre prima le eccezioni venivano mostrate in maniera aggregata in termini di testo dell’errore e stack trace, è ora possibile visualizzare tutti i dettagli di ogni singola occorrenza di una certa eccezione e sapere quindi quale sessione applicativa l’ha generata, chi era l’utente coinvolto e qual era la build. Analytics è stato poi esteso per lavorare con il modulo di sincronizzazione. Quando i dispositivi si sincronizzano con il server, Analytics (se è attivo) raccoglie i dati di performance della sincronizzazione in termini di volume dei dati scambiati e di velocità di connessione e trasferimento dati, in modo da fornire un quadro preciso circa l’efficienza della sincronizzazione stessa e permettere di evidenziare eventuali problemi.
  • IDE Bot: Il lavoro di Instant Developer nel campo dell’intelligenza artificiale applicata ai chatbot continua e in questo senso questa versione porta in dote una novità molto importante. Instant Developer Cloud diventa infatti il primo IDE dotato di un chatbot integrato che supporta gli utenti nell’utilizzo dell’IDE stesso. IDE Bot è in grado di rispondere a domande inerenti l’uso di classi, componenti, metodi e proprietà degli oggetti presenti nell’IDE. Potrà rispondere direttamente in chat oppure mostrare la documentazione associata o ancora aprire un progetto di esempio o un tutorial. E per le domande più complesse, o per le quali non conosce ancora la risposta, potrà proporre di contattare gli operatori del supporto tecnico che entreranno in chat direttamente nella finestra del chatbot…e quindi nell’IDE.
20200205 Lancio Cloud 20.0 Immagine IDE Bot Instant Developer
  • Corsi interattivi: Tante le novità anche nei corsi di formazione interattivi, che permettono di imparare ad usare al meglio Instant Developer Cloud direttamente nell’ambiente di sviluppo.
    Ora è possibile eseguire ricerche di testo all’interno dei contenuti dei moduli già eseguiti e passare direttamente da un risultato della ricerca al passaggio che lo contiene all’interno del modulo: un’evoluzione importante per ritrovare velocemente le informazioni che servono mentre si lavora.
    Anche seguire i corsi è diventato molto più semplice e veloce, infatti ora ogni singola operazione completata dallo sviluppatore viene automaticamente evidenziata nel testo del modulo per fornire un riscontro immediato dello stato di avanzamento e identificarlo rapidamente nel testo.
  • Let’s encrypt: È ora possibile attivare certificati HTTPS automatici sui nostri server senza bisogno di acquistarli da fornitori di terze parti. A partire dalla versione 20.0, infatti, i server nascono senza certificati e, durante la prima configurazione, vengono auto-generati certificati HTTPS che vengono poi automaticamente aggiornati allo scadere degli stessi. Questo rende molto più semplice per gli utilizzatori finali supportare HTTPS senza bisogno di acquistare certificati da gestori terzi, caricare e configurare lo strato HTTPS sui server e manutenere i certificati alla scadenza.

In aggiunta a tutte queste importanti novità abbiamo ottimizzato i componenti del sistema e apportato più di 100 miglioramenti alle funzionalità dell’IDE che troverete descritte in dettaglio nelle note di rilascio.

Cosa ne pensate? Vi aspettiamo sul nostro forum per ascoltare, come sempre, le vostre opinioni ed i vostri commenti!  

Luca Baldini
Product Manager
Mi occupo dello sviluppo dei prodotti Instant Developer. Incuriosito da tutto ciò che succede mi interesso di scienza, informatica, musica e biologia.

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Instant Developer Cloud 20.0

| 10 Febbraio 2020 | Luca Baldini
cropped Cloud 20.0 Instant Developer

Eccoci qui, puntuali come sempre per il nostro appuntamento a cadenza semestrale: la release di Instant Developer Cloud. Quest’anno, però, la ricorrenza è particolarmente sentita: un po’ perché, con l’ingresso nel nuovo decennio, questa release prende un numero tondo che, come tutti i numeri tondi, si porta dietro un po’ di aspettative. Un po’ perché quest’anno Instant Developer Cloud compie un lustro: un traguardo che abbiamo deciso di festeggiare apportando grosse novità e molti miglioramenti (e anche, ovviamente, alcune correzioni). Vediamo insieme quali sono.

Instant Developer Cloud 20.0: le novità più importanti

Le novità più importanti sono probabilmente quelle che permettono ai clienti di utilizzare nuovi componenti e nuove funzioni di libreria. Si tratta di implementazioni frutto di numerose richieste arrivate tramite il nostro CRM direttamente da voi utilizzatori di Instant Developer. Sono funzionalità che non erano presenti nelle versioni precedenti e che aprono nuove strade e nuove possibilità di sviluppo per tutti i nostri clienti:

  • Team Works: Il modulo Team Works è utilizzato per i progetti che richiedono più di una persona per lo sviluppo. Nella versione 20.0 sono stati implementati vari miglioramenti agli algoritmi utilizzati dal modulo Team Works per renderlo ancora più sicuro e veloce. In particolare sono stati implementati miglioramenti all’algoritmo di COMMIT per renderlo più veloce e ridurre al minimo le informazioni necessarie al sistema per storicizzare le informazioni. Inoltre è stato migliorato l’algoritmo utilizzato per la visualizzazione delle differenze tra branch. Ora sono presenti due algoritmi che permettono di vedere quali modifiche verrebbero portate nel branch attivo se un altro branch venisse mergiato e quali differenze contiene un determinato branch rispetto a quello attivo.
  • Analytics: In questa versione il modulo Analytics è stato esteso e migliorato. I miglioramenti riguardano la raccolta e la visualizzazione delle eccezioni, offrendo uno strumento di analisi degli errori dell’applicazione più puntuale ed efficace. Infatti, mentre prima le eccezioni venivano mostrate in maniera aggregata in termini di testo dell’errore e stack trace, è ora possibile visualizzare tutti i dettagli di ogni singola occorrenza di una certa eccezione e sapere quindi quale sessione applicativa l’ha generata, chi era l’utente coinvolto e qual era la build. Analytics è stato poi esteso per lavorare con il modulo di sincronizzazione. Quando i dispositivi si sincronizzano con il server, Analytics (se è attivo) raccoglie i dati di performance della sincronizzazione in termini di volume dei dati scambiati e di velocità di connessione e trasferimento dati, in modo da fornire un quadro preciso circa l’efficienza della sincronizzazione stessa e permettere di evidenziare eventuali problemi.
  • IDE Bot: Il lavoro di Instant Developer nel campo dell’intelligenza artificiale applicata ai chatbot continua e in questo senso questa versione porta in dote una novità molto importante. Instant Developer Cloud diventa infatti il primo IDE dotato di un chatbot integrato che supporta gli utenti nell’utilizzo dell’IDE stesso. IDE Bot è in grado di rispondere a domande inerenti l’uso di classi, componenti, metodi e proprietà degli oggetti presenti nell’IDE. Potrà rispondere direttamente in chat oppure mostrare la documentazione associata o ancora aprire un progetto di esempio o un tutorial. E per le domande più complesse, o per le quali non conosce ancora la risposta, potrà proporre di contattare gli operatori del supporto tecnico che entreranno in chat direttamente nella finestra del chatbot…e quindi nell’IDE.
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  • Corsi interattivi: Tante le novità anche nei corsi di formazione interattivi, che permettono di imparare ad usare al meglio Instant Developer Cloud direttamente nell’ambiente di sviluppo.
    Ora è possibile eseguire ricerche di testo all’interno dei contenuti dei moduli già eseguiti e passare direttamente da un risultato della ricerca al passaggio che lo contiene all’interno del modulo: un’evoluzione importante per ritrovare velocemente le informazioni che servono mentre si lavora.
    Anche seguire i corsi è diventato molto più semplice e veloce, infatti ora ogni singola operazione completata dallo sviluppatore viene automaticamente evidenziata nel testo del modulo per fornire un riscontro immediato dello stato di avanzamento e identificarlo rapidamente nel testo.
  • Let’s encrypt: È ora possibile attivare certificati HTTPS automatici sui nostri server senza bisogno di acquistarli da fornitori di terze parti. A partire dalla versione 20.0, infatti, i server nascono senza certificati e, durante la prima configurazione, vengono auto-generati certificati HTTPS che vengono poi automaticamente aggiornati allo scadere degli stessi. Questo rende molto più semplice per gli utilizzatori finali supportare HTTPS senza bisogno di acquistare certificati da gestori terzi, caricare e configurare lo strato HTTPS sui server e manutenere i certificati alla scadenza.

In aggiunta a tutte queste importanti novità abbiamo ottimizzato i componenti del sistema e apportato più di 100 miglioramenti alle funzionalità dell’IDE che troverete descritte in dettaglio nelle note di rilascio.

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Luca Baldini
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