Emerging technology

I mille usi dell’AI in auto: non solo guida autonoma

| 22 Maggio 2020 | Valentina Baldon
ai auto Instant Developer

La Digital Transformation rappresenta un’opportunità importante per tantissime aziende, comprese quelle occupate nel settore automotive. La capacità di anticipare i trend e di rispondere in modo adeguato applicando tecnologie innovative permetterà di restare competitivi all’interno del mercato. 

Sebbene la Digital Transformation non si limiti solo all’AI, è stata proprio quest’ultima ad apportare alcuni sostanziali cambiamenti nell’industria automobilistica.

Negli ultimi anni, il settore dell’Intelligenza Artificiale ha ottenuto ingenti investimenti: eppure solo il 10% delle aziende automobilistiche ha deciso di utilizzare ed implementare questa tecnologia su larga scala. Nonostante i presupposti siano molto incoraggianti, gli esperti del settore considerano ancora troppo lenta la trasformazione digitale offerta dall’AI: quindi i player che per primi sapranno sfruttare al meglio le innovazioni tecnologiche saranno anche quelli che riusciranno ad ottenere di più in termini economici e di visibilità. 

Non solo guida autonoma: l’AI per il mondo automotive

Quando si parla di AI nel settore automobilistico, si pensa subito alla guida autonoma. Ma non si tratta dell’unica applicazione possibile per questa tecnologia: anzi, ce ne sono molte già in uso ed altre che potrebbero arrivare nei prossimi anni. Esploriamo insieme i mille usi dell’AI nell’automotive.

Assistenza di guida

Se da un lato l’ingresso nel mercato delle auto con guida completamente autonoma – prevista intorno al 2050 – rappresenta ancora un’incognita per tutti, dall’altro stiamo sperimentando già oggi un’assistenza alla guida sempre più concreta, precisa e basata proprio sull’AI.

Oggi infatti, le vetture più moderne sono dotate di numerosi sensori che, attraverso l’Intelligenza Artificiale, rispondono istantaneamente e autonomamente a situazioni di pericolo: allertano il guidatore, attivano la frenata di emergenza o prendono il controllo diretto del veicolo.

Inoltre, AI ed apprendimento automatico sono stati applicati con successo anche ai software di navigazione con lo scopo di rendere più confortevole l’esperienza di guida, per esempio attraverso la regolazione automatica dei sedili o degli specchietti, oppure nei suggerimenti di intrattenimento a bordo.

Manutenzione predittiva

Di recente, l’Intelligenza Artificiale ha introdotto il concetto di manutenzione predittiva anche nel settore automotive. Ciò che ha reso l’AI un vero e proprio game changer in quest’ambito, è la capacità di aggregare ed analizzare i Big Data provenienti da più fonti: dati dei sensori di un veicolo, registri di manutenzione storici e perfino dati meteorologici.

In questo modo, l’AI consente di rilevare qualsiasi tipologia di problematica prima che possa incidere sul funzionamento del veicolo e prevenire guasti improvvisi quando le risorse sono al massimo delle loro prestazioni.

Assicurazione automobilistica

Negli ultimi anni, l’AI si è inserita anche nel settore assicurativo, in modo tale che tutte le auto connesse possano accedere facilmente ed in tempo reale ai servizi offerti dalle diverse compagnie, accelerando per esempio il processo di presentazione di reclamo in caso di incidenti stradali.

Inoltre, grazie all’Intelligenza Artificiale, è possibile non solo creare profili di rischio accurati relativamente ai conducenti, ma anche ricostruire precisamente la dinamica di un incidente o la ragione di un guasto.

Software AI per il monitoraggio dei driver

Alcuni software basati sull’AI nel settore automobilistico sono progettati per il comfort del guidatore. Ad oggi, diverse case automobilistiche producono auto smart che, come accennavamo prima, regolano in automatico i sedili, gli specchietti e perfino la temperatura interna del veicolo.

Ma non è tutto: analizzando la posizione della testa e l’apertura degli occhi, i software sono in grado di rilevare un probabile principio di sonnolenza in modo tale da svegliare chi sta guidando ed evitare incidenti. Similmente, attraverso l’esame di una gestualità particolare, il software è in grado di riconoscere i segnali del guidatore e di gestire al meglio l’infotainment durante la guida. Un cambiamento epocale che ha rivoluzionato per sempre il mondo dell’automotive.

Cosa aspettarsi per il prossimo futuro?

Secondo un’analisi a cura di BlackRock, società globale che offre soluzioni e supporto in campo finanziario, il 98% dei veicoli sarà connesso entro il 2025. Certo, per godere degli aspetti più affascinanti e rivoluzionari dell’AI in questo settore dovremo aspettare ancora 20 o 30 anni, quando potremo assistere ad una reale autonomia di guida (in quest’articolo abbiamo parlato dei vari step che si susseguiranno e di quali sono le tempistiche più probabili), ma già oggi è possibile familiarizzare con l’Intelligenza Artificiale attraverso le tecnologie disponibili.

Nel prossimo futuro ci si aspetta un grande successo anche dal facial recognition, nei veicoli commerciali, nei TIR e nelle automobili private al fine di monitorare i guidatori per individuare possibili distrazioni e momenti di scarsa lucidità. Si tratta senza dubbio di una delle applicazioni più interessanti per la sua capacità di prevenire gli incidenti stradali: un’innovazione che può contribuire a salvare diverse vite umane, oltre che ad abbassare i costi assicurativi. Una ricerca di Intel ha calcolato che il facial recognition potrebbe aiutare a salvare circa 500mila persone in 10 anni. Numeri impressionanti, ma reali.

Inoltre, i veicoli equipaggiati con algoritmi di allerta e riconoscimento possono essere fondamentali anche in altre situazioni: basti pensare agli allarmi che si attivano se bambini o animali vengono lasciati all’interno dell’auto, evitando così possibili risvolti tragici. 

Ma non è finita qui. Hai mai sentito parlare di Cloud-Hosted Intelligence? Se la risposta è no, ti basterà solo sapere che con le piattaforme cloud-based applicate all’automotive è possibile:

  • Individuare distributori di carburante e pagare senza scendere dal veicolo;
  • Sfruttare i servizi di prossimità e di personalizzazione per individuare ristoranti e locali molto simili a quelli solitamente frequentati;
  • Pagare attraverso token, al fine di proteggersi da potenziali frodi;
  • Ordinare automaticamente dei cibi nel momento in cui ci si avvicina a locali attrezzati.

A tal proposito, General Motors in collaborazione con IBM sta sviluppando quella che è stata definita come la prima piattaforma cognitiva in mobilità. Nel concreto, si tratta di un sistema molto simile ad Alexa ma concepito per i guidatori con l’obiettivo di collegarsi facilmente ai servizi di prossimità. Un’altra piccola grande rivoluzione che modificherà radicalmente l’esperienza di guida.

AI e settore automotive: le previsioni

Al momento, le previsioni indicano che il mercato dei veicoli driverless avrà un valore pari a 7 trilioni di dollari entro il 2050 e il 75% delle auto in circolazione saranno autonome già prima del 2035. Secondo alcuni esperti, invece, queste ipotesi sono fin troppo ottimistiche tanto che sarà necessario attendere almeno il 2050 per vedere l’effettiva immissione di questi veicoli sulle nostre strade.

Insomma, ad oggi non sappiamo esattamente fino a dove potrà arrivare l’AI nel mondo automobilistico e con quali tempistiche. Certo è che il settore automotive ha già fatto molti passi da gigante e che ci ha offerto e sicuramente continuerà ad offrire diversi servizi innovativi sempre più confortevoli, del tutto impensabili fino a pochi decenni fa. 

Stiamo parlando di cambiamenti che, almeno per ora, rappresentano solo l’inizio di una vera e propria rivoluzione all’interno di questo settore, dove le auto – seppur autonome – saranno al completo servizio dell’uomo. E chissà quali altre evoluzioni ci riserverà l’Intelligenza Artificiale in futuro…

Valentina Baldon
Esperta di Digital Transformation
SEO copywriter e Social media manager. Aiuto le aziende a raccontarsi sul web, con un occhio sempre attento all'algoritmo di Google.

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